Bra: la città senza rocca…
una città che ritrova la propria identità in un passato remoto fra l’antica città romana di Pollenzo e l’attuale agglomerato urbano sulle colline. Un passato ricco di suggestioni e di eventi che hanno visto succedersi popolazioni diverse su questo territorio. Dapprima Liguri poi Celti ed infine Romani hanno lasciato un segno indelebile nel tempo e nella storia della città. Il toponimo Bra deriva probabilmente da Braida termine abitualmente utilizzato per “marcare” i vigneti a filari larghi. La città deve la sua origine all’iniziativa della popolazione della vicina Pollenzo – città di origine romana - all’inizio del secondo millennio. Successivamente gli eventi che caratterizzano il medioevo, fra tutti il conflitto guelfo-ghibellino, vedono gli abitanti di Bra protagonisti di primo piano. Dall’epoca dei nobili De Brayda fino al trattato di Chateau Cambrésis la città di Bra vive un continuo susseguirsi di eventi, anche molto cruenti, Segni di passaggi che rimangono nelle testimonianze architettoniche di Palazzo Traversa, antica abitazione privata nel punto più alto della città. Un palazzo che sorge nel punto più alto ma che non si sovrappone o sostituisce ad alcuna rocca. Bra non ha mai avuto rocche e forse in questo può apparire diversa da molte altre città medioevali alla sommità delle quali la rocca ha sempre reso testimonianza della forza e della capacità di resistere degli abitanti. Bra non possiede rocche… ma a testimonianza della volontà e della tenacia dei propri abitanti rimangono i cento e più cortili delle case e i vicoli a lungo difesi dagli assalti esterni . Vicoli che conservano ricchezze e peculiarità di un tempo antico ma mai del tutto dimenticato. Vicoli che ci parlano di un economia che ha visto negli anni affermarsi le concerie e i calzaturifici tra cui anche quello cha ha dato origine ai magazzini Montello.
Il territorio braidese
Un territorio ondulato delimitato territorialmente dalle colline del Roero, dalla pianura cuneese e dalle colline delle Langhe con la frazione Pollenzo: un territorio bagnato dalle acque del fiume Tanaro, poco distante dalla confluenza di questo con la Stura di Demonte.
Un territorio di antiche origini abitato, prima dell’avvento di Roma, da popolazioni celto-liguri già organizzate in nuclei abitativi di una certa rilevanza socio-economica. Popolazioni che hanno sempre basato la propria economia sulle risorse e sulle opportunità di navigazione che il fiume Tanaro offriva già molti secoli prima della romanizzazione del territorio.
Un territorio che oggi è sinonimo di lavoro e di operosità di una popolazione che ha reso e rende grande l’economia del braidese attraverso le coltivazioni orticole e floro-vivaistiche, l’allevamento dei bovini, il settore del design, la produzione dei veicoli industriali e dei laminati plastici.
Un area che si affaccia sui comuni di Sanfrè, Cherasco, La Morra, Verduno e l’antica città romana di Pollenzo.
Le aree di interesse
- il territorio braidese prima di Roma…
- Pollenzo, antica città romana
- Cherasco e la sua storia
- Le coltivazioni e gli allevamenti della pianura in direzione di Alba
- Bra e la riconversione economica. Le concerie
- Cheese: l'evento internazionale del settore lattiero-caseario
- Bra e i suoi cortili…
Le città del territorio braidese
- Pollenzo(l'antica città romana di Pollentia)
- Cherasco
- La Morra
- Sanfrè
Esplorando il territorio...(home page dei territori)